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Anche se di sole 205 mila unità in Italia il numero delle pensioni erogate agli italiani (pari a 22,759 milioni di assegni) ha superato la platea costituita dai lavoratori autonomi e dai dipendenti occupati nelle fabbriche, negli uffici e nei negozi (22,554 milioni addetti). I dati sono riferiti al 1° gennaio 2022.

In Piemonte saldo positivo di +32mila

Se nel Centro-Nord – con le eccezioni di Liguria, Umbria e Marche – i lavoratori attivi, anche se di poco, sono più numerosi delle pensioni erogate dall’Inps e dagli altri istituti previdenziali, nel Sud il sorpasso è già avvenuto; queste ultime, infatti, superano i primi di 1,244 milioni. La situazione più “squilibrata” si verifica nel Mezzogiorno. 

Il Piemonte presenta un saldo positivo di 32 mila (1,767 milioni di occupati a fronte di 1,736 milioni di pensioni erogate) e la Valle d’Aosta di 3 mila (53 mila occupati e 50 mila pensioni erogate).

A livello provinciale, infine, le situazioni più compromesse che si registrano al Nord riguardano Biella (-14 mila), Savona (-16 mila) e Genova (-38 mila). Tra le province più virtuose, invece, si trovano Bergamo (+83 mila), Brescia (+111 mila) e Milano (+299 mila).

Ad Asti mille occupati più del totale dei pensionati

Ecco i dati di tutte le province del Piemonte: Torino +30 mila (869 mila pensioni e 899 mila occupati), Alessandria -10 mila (rispettivamente 88 mila pensioni e 172 mila occupati), Asti + mille (88 mila e 89 mila), Biella -14 mila (83 mila e 69 mila), Cuneo +29 mila (232 mila e 261 mila), Novara +9mila (141 mila e 150 mila), Verbania – mille (64 mila e 63 mila), Vercelli -11 mila (76 mila e 65 mila).

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