no,-questo-rapporto-non-dimostra-che-un-bambino-di-6-mesi-e-morto-per-i-vaccini

No, questo rapporto non dimostra che un bambino di 6 mesi è morto per i vaccini

Il 25 gennaio 2023 è stato pubblicato un tweet che riporta una presunta segnalazione inserita nel sistema statunitense di sorveglianza Vaers in cui si legge che un neonato di sei mesi in Iowa sarebbe deceduto il 26 settembre 2022 dopo aver ricevuto diverse vaccinazioni, di cui una contro la Covid-19. La presunta notizia è accompagnata da un commento, scritto da chi ha pubblicato il tweet, secondo cui il bambino «è stato usato come cavia ed è  morto in culla».

Si tratta di un contenuto fuorviante, presentato senza il contesto necessario alla sua comprensione, che veicola una notizia infondata. Vediamo perché.

Innanzitutto, è importante spiegare cos’è il Vaers, sigla che indica il Vaccine adverse event reporting system. Si tratta di un sistema di segnalazione passivo, cogestito da due enti pubblici degli Stati Uniti: i Centers for Disease control and prevention (Cdc) e la Food and drug administration (Fda). Il sistema è utilizzato per rilevare possibili problemi di sicurezza nei vaccini. Tuttavia, come si legge sullo stesso sito del Vaers, il programma «non è stato progettato per determinare se un vaccino ha causato un problema di salute» ma semplicemente un modo per raccogliere «eventi avversi che potrebbero indicare un possibile problema di sicurezza con un vaccino». Inoltre, sempre sul sito del Vaers viene chiarito che i documenti pubblicati possono contenere informazioni incomplete, inaccurate, casuali o non verificabili. Ci sono quindi limitazioni nell’utilizzo scientifico dei dati, che devono sempre essere interpretati tenendo conto di questi problemi. Alcuni gruppi antivaccinisti utilizzano invece le segnalazioni presenti nel sistema senza farlo, con il risultato di creare contenuti di disinformazione sui vaccini. 

Ricordiamo poi che, anche se una falsa segnalazione al sistema può essere punita, ciò non ha impedito di inviare segnalazioni non corrispondenti al vero. Simili episodi si sono verificati già in passato.

Chiarito questo aspetto, analizziamo il contenuto oggetto di verifica. Nel tweet in questione è presente il codice utilizzato nel sistema per l’identificazione della segnalazione: «Vaers ID 2479506». Digitando questo numero nel sito ufficiale del Vaers [1], si può verificare che la segnalazione citata nel tweet è realmente presente nel sistema. 

Secondo quanto riportato nel report, il neonato, affetto da otite, sarebbe morto nel pomeriggio del 26 settembre 2022 in maniera inaspettata, mentre stava dormendo in culla. Inoltre, in base a quanto si legge sempre nella segnalazione, il bambino avrebbe ricevuto le vaccinazioni raccomandate negli Stati Uniti d’America per i primi sei  mesi di vita, compreso il vaccino contro la Covid-19 (raccomandato per tutte le persone di età pari o superiore ai sei mesi). Il bimbo, quindi, per quanto riguarda le vaccinazioni ha seguito le linee mediche ufficiali e ricevuto i vaccini raccomandati. Per questo motivo non sarebbe stato «usato come una cavia», come erroneamente sostenuto nel tweet oggetto di analisi.  

Ma la presenza di una segnalazione all’interno del sistema, come abbiamo visto prima, non significa che quanto riportato in essa si sia verificato realmente o che c’entri in qualche modo con eventuali vaccinazioni somministrate. Non risultano inoltre riscontri nelle testate locali e nazionali statunitensi di un decesso di un bambino di sei  mesi nello Stato dell’Iowa avvenuto a settembre 2022 per cui sia stato provato un collegamento con la somministrazione di vaccini. 

[1] Andare qui, cliccare su «Vaers REPORT DETAILS», inserire il codice nello spazio apposito dopo «VAERS ID» e infine cliccare su «Event Details». 

Related Posts

Lascia un commento