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RIVARA – Post mortem della vecchia discarica: per il tribunale se ne devono occupare i Comuni

Dopo una sequela infinita di ricorsi, il tribunale di Ivrea ha stabilito che la gestione post mortem della discarica di Rivara a carico degli enti locali. Il Tar Piemonte ha respinto un ricorso dei sindaci

RIVARA – Tocca ai Comuni occuparsi del post mortem della vecchia discarica di Rivara. Nel dettaglio al Comune di Cuorgnè e alle Unioni Montane Val Gallenca e Alto Canavese. Lo ha stabilito lo scorso mese di luglio il tribunale di Ivrea e il Tar Piemonte, lo scorso 25 gennaio 2023, ha confermato quell’orientamento, respingendo un ricorso presentato in merito proprio dalle amministrazioni del Canavese chiamate a farsi carico dei costi della discarica. Stiamo parlando di una cifra che, secondo le stime, va dai 50 a i 90 mila euro all’anno. 

Dopo una sequela infinita di ricorsi, il tribunale di Ivrea ha stabilito che la gestione post mortem della discarica di Rivara è a carico degli enti locali. Il sito, che sorge quasi al confine con Pertusio, è chiuso dal 2000. Al suo interno sono stoccati 190mila metri cubi di spazzatura. Il rimbalzo di proprietà della discarica è un altro dei pasticci del fallimento Asa. Il tribunale ha confermato la legittimità dello scioglimento del contratto d’appalto stipulato, proprio con Asa, dalla Comunità montana Alto Canavese nel 2000. Sciolta la Comunità montana, il cerino è rimasto nelle mani dei Comuni soci. In questo caso il Comune di Cuorgnè e le unioni montane Alto Canavese e Val Gallenca. 

Al Tar i sindaci si erano rivolti chiedendo l’annullamento della determinazione del dipartimento ambiente della Città Metropolitana di Torino che, preso atto della sentenza, ha invitato gli enti locali ad individuare «nel più breve tempo possibile, un’adeguata soluzione che garantisca nel lungo periodo la gestione post mortem della discarica» fino al 2030. L’istanza dei Comuni è stata respinta: secondo i giudici, accertata la validità dello scioglimento del contratto con Asa, «trova prevalenza l’interesse alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica». Quindi, per non lasciare la discarica senza proprietario, se ne devono occupare i Comuni. 

Prossima udienza, in Corte d’Appello, già fissata per il mese di ottobre. Penultimo passaggio giudiziario (forse) sulla gestione della discarica. 

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