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Rischio Piano di rientro per il Piemonte? Uno spettro che la nostra Regione conosce bene (avendolo visto da molto vicino non molto tempo fa): uno scenario in cui, alla presenza di un commissario, si abbina anche la riduzione dei servizi.

Ecco perché il Partito Democratico, per voce di Domenico Rossi e Daniele Valle, fa risuonare l’allarme. “Il Piemonte esca dall’inerzia e faccia proprie le proposte avanzate dalle altre Regioni: bisogna evitare il commissariamento e la riduzione dei servizi. Servono più risorse”.

La Commissione salute della Conferenza delle Regioni del 7 marzo – spiegano i dem – ha denunciato con forza come la Nota di Aggiornamento al DEF – Versione rivista e integrata del 4 novembre 2022 comporti “la preoccupante prospettiva che il livello di finanziamento del SSN per il 2025 possa atterrare nientedimeno al 6,0% del PIL”. Parliamo di una percentuale che nel 2019 era al 6,4%, ben al di sotto di Regno Unito (8%), Francia (9,3%) e Germania (9,9)”.

Questo taglio del Governo Nazionale, unito alle conseguenze dell’emergenza pandemica ed energetica, comporta un ulteriore rischio, quello dei “piani di rientro” – proseguono -. L’ipotesi che avanza la Commissione Salute è di consentire che i disavanzi Covid possano essere ripianati dalle Regioni con un piano di ammortamento decennale ed escludere i maggiori costi aggiuntivi effetto della pandemia e del caro energia dalla verifica dell’equilibrio economico-finanziario”.

Ci appelliamo al Presidente Cirio – concludono Rossi e Valle – affinché si attivi presso il Governo, condivida le proposte avanzate da altre Regioni, scongiurando il rischio che la nostra Regione ripiombi nel piano di rientro. Occorre battersi perché venga predisposto a livello nazionale un piano di gestione della spesa sanitaria che non comprometta la programmazione sanitaria regionale, i LEA e il recupero delle liste d’attesa“.

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